Brevi news

Brevi news (44)

In base ai dati dell’Osservatorio Regionale sul turismo, nel corso del 2022 gli arrivi in Puglia sono stati pari a 4.261.001 persone con 15.814.230 presenze. Rispetto all’ anno precedente si registrano 924.272 arrivi in più e circa 2 milioni di presenze in più.

 

La presenza straniera (27,2% del totale delle presenze turistiche nel 2022) è raddoppiata rispetto al 2021, (si contano 4 milioni e 300 mila stranieri, con una variazione in termini percentuali pari all’87%).

 

La presenza, invece, di turisti italiani ha avuto un leggera contrazione (-0,5%). Da un confronto con il 2019 emerge che gli arrivi e le presenze di italiani in Puglia sono inferiori rispettivamente del 3,2 e dello 0,6% a fronte di maggiori arrivi e presenze straniere.

 

La permanenza media totale riscontrata nel 2022 è stata di 3,7 giorni, quella straniera di 3,4, mentre quella italiana di 3,9.

 

Rispetto all’anno precedente si rileva una flessione dello 0,5 (-0,4 straniera e +1,5 italiana), mentre rispetto al periodo pre-pandemia (2019) la permanenza media fa registrare un incremento dello 0,1%.

 

Superano la soglia delle 500.000 presenze turistiche (italiane e straniere) ben 11 Comuni che risultano così suddivisi: 3 nella provincia di Lecce, 2 nella provincia di Bari, 2 in quella di Foggia e 4 nella provincia di Brindisi.

 

Complessivamente questi 11 Comuni assorbono il 54,5% delle presenze turistiche. Vieste si riconferma ancora una volta il Comune con il più alto numero di presenze (italiane e straniere) in assoluto, circa 2 milioni ed una variazione percentuale positiva del 1,5%.

 

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

Fonte dei dati: Osservatorio regionale sul turismo

 

 

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In base agli ultimi dati diffusi dall’Istat, la popolazione pugliese al 1° gennaio 2023 ammonta a 3 milioni e 900 mila unità, si contano 124.261 unità in meno rispetto al 2003 (4 milioni e 25 unità).

 

La contrazione della popolazione nel ventennio considerato è del -3,1%.

 

Suddividendo la popolazione in tre classi d’età (0-14; 15-64 e over 64) si riscontra che la popolazione subisce una diminuzione del -6,8% nella classe 0-14 anni e -8,0% nella classe d’età 15-64. Invece, una tendenza inversa si rileva per la classe d’età over 64 che risulta in continua crescita, registrando un incremento del 42% circa (pari a + 274.665 unità) nel ventennio.

 

Considerando la classe d’età 15-64 (popolazione attiva), a livello comunale, si rileva che nell’arco del periodo 2003-2023 la popolazione risulta aumentata solamente in 37 Comuni.

 

Incrementi superiori al 20% si sono registrati solamente in tre Comuni (Leporano, Stornara e Porto Cesareo).

 

A quest’ultimo è attribuibile il valore più alto (+31,1%).

 

Al contrario, la contrazione della popolazione caratterizza l’84,8% dei Comuni pugliesi. Riduzione significative - che superano il 30 % - si riscontrano nei Comuni di Sternatia, Carlantino, Celenza Valfortore, San Marco la Catola e Anzano di Puglia (dove si registra la contrazione più alta pari a -49,7%).

 

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

Fonte dei dati: ISTAT

 

 

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In base ai recenti dati di Terna (aggiornati al 31 marzo 2023), in Puglia le richieste di connessione alla rete per impianti da fonti rinnovabili (Solare, Eolico on-shore e off-shore) sono pari a 1.165 che in termini di potenza equivalgono a 83,31 GW.

 

Il 63,6% delle richieste riguardano la connessione all’impianto solare (equivalenti a 30,97 GW), il 32,9% si riferisce all’Eolico on-shore e il restante 3,5% all’Eolico off-shore.

 

Lo stato delle richieste risulta così suddiviso (in base al numero e alla potenza): contratti (12; 0,29 GW), accettate (543; 35,32 GW), da accettare (233; 29,45 GW), in valutazione (87; 4,71 GW), con nulla osta (290; 13,55 GW).

 

Il maggior numero di richieste ricade nella provincia Foggia con 691 (equivalenti a 36,71 GW), a seguire vi è la provincia di Brindisi con 174 richieste (equivalenti a 13,73 GW). Entrambe hanno raggiunto la quota del 74,2% delle richieste riferite alla connessione dell’impianto solare (il 75,5% in termini di GW).

 

In coda vi è la provincia di Taranto con 78 richieste e 5,96 GW di potenza.

 

Le richieste per impianti eolici off-shore ricadono nelle province di Lecce (8,24 GW), Brindisi (7,56 GW), Bat (5,96 GW), Bari (4,42 GW), Foggia (3,73 GW) e Taranto (1,62 GW).

 

A livello comunale, le richieste di connessione si riferiscono al solare e all’eolico on-shore. Superano il valore di 2 GW in termini di potenza dell’impianto (Solare ed Eolico on-shore) i seguenti Comuni: Lucera, Brindisi, Cerignola, Ascoli Satriano e Foggia (valore massimo di 4,12 GW). Il valore minimo pari a 0,01 GW di potenza dell’impianto è attribuibile ai Comuni di Torricella, Arnesano, Alessano, Melendugno, Carmiano, Villa Castelli e Bitritto.

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

Fonte dei dati: TERNA

 

 

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- CARTINA MAPPA DELLE RICHIESTE PER FONTE (GW) A LIVELLO PROVINCIALE

 

CARTINA MAPPA DEI COMUNI (SOLARE ED EOLICO ON SHORE)

 

 

 

 

 

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In base ai recenti dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il reddito complessivo IRPEF 2022 (anno d’imposta 2021) dichiarato da 2.589.763 contribuenti pugliesi ammonta a circa 44,6 miliardi di euro (2,3 miliardi in più rispetto all’anno precedente, + 5,5%).

 

Il reddito IRPEF medio per contribuente ammonta a 17.211.

 

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il 59,1% dei Comuni pugliesi ha un reddito per contribuente superiore a 15.000 euro. Il Comune con il reddito per contribuente più elevato è Lecce ( 23.403) seguito subito dopo da Bari ( 22.861), mentre Roseto Valfortore presenta il valore più basso ( 9.984).

 

Da un confronto con i redditi IRPEF del 2020 (anno d’imposta 2019), si osserva che il 98,8% dei Comuni pugliesi ha avuto un incremento del reddito per contribuente. Incrementi superiori a 10 punti percentuali si osservano in 4 comuni di seguito elencati: Salve, Martignano, Rignano Garganico e Patù - in quest’ultimo si registra l’incremento più alto (+12,9%).

 

La contrazione del reddito per contribuente si registra invece in tre Comuni della Capitanata - Faeto (-1,1%), Castelnuovo della Daunia (-3,4%) e Celle di San Vito (-3,6%).

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

Fonte dei dati: MEF (MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE)

 

 

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- CARTINA 1 – REDDITO IRPEF PER CONTRIBUENTE

 

CARTINA 2 - VARIAZIONI PERCENTUALI REDDITI IRPEF PER CONTRIBUENTE 2022-2020

 

 

 

 

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In base ai recenti dati della Banca d’Italia di Bari - al 31 dicembre 2022 -si rileva in Puglia un numero di sportelli pari a 958,15 sportelli in meno rispetto all’anno precedente così distribuiti: 7 in provincia di Bari, 5 in provincia di Foggia e 3 in provincia di Taranto.

 

Il Comune con il maggior numero di sportelli è Bari, se ne contano 108.

 

Il secondo Comune è Taranto con 40 sportelli operativi, seguito a ruota da Lecce (39), Foggia (30), Andria (22) e infine Barletta (21).

 

Al di sotto di 20 sportelli vi è Brindisi (19). I Comuni che hanno un numero di sportelli compresi tra 3 e 16 sono 92, mentre con 1 solo sportello se ne annoverano 60.

 

I Comuni senza alcun sportello sono 58.

 

Da un confronto con l’anno 2019 emerge che 6 Comuni (Cellino San Marco, Cutrofiano, Fragagnano, Gallipoli, Squinzano e Vieste) guadagnano uno sportello.

 

Rimane invariato il numero di sportelli in 128 Comuni, mentre una perdita da 1 a 6 sportelli coinvolge 64 Comuni.

 

La riduzione più consistente è da attribuire a Bari (-17 sportelli).

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

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- CARTINA NUMERO DI SPORTELLI AL 2022

 

CARTINA VARIAZIONE ASSOLUTA NUMERO DI SPORTELLI 2022-2019

 

 

 

 

 

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Giovedì, 04 Maggio 2023 12:06

In aumento la raccolta differenziata in Puglia

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Nel 2021 in Puglia sono state raccolte 1.066.312 tonnellate di rifiuti differenziati, circa 205 mila in più rispetto al 2018, con una variazione in termini percentuali del +24%.

 

Il dato medio regionale della raccolta differenziata procapite è di 273 Kg per abitante (+56 kg per abitante rispetto al 2018).

 

Da un confronto con il 2018 emerge che la raccolta differenziata per abitante aumenta in modo significativo, con valori superiori ai 500 kg per abitante, nei Comuni di Rodi Garganico (da 158 kg/ab nel 2018 a 672 kg/ab nel 2021) e Isole Tremiti (da 183 kg/ab a 888 kg/ab nel 2021).

Una diminuzione si rileva in soli 43 Comuni.

 

L’incidenza della raccolta differenziata sul totale dei rifiuti è del 56% a livello regionale.

 

In 155 Comuni l’incidenza della raccolta differenziata sulla produzione totale dei rifiuti ha superato il 60%, con una punta del 96% nel Comune di Casarano.

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

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- CARTINA VARIAZIONE RACCOLTA DIFFERENZIATA 2021-2018

 

CARTINA INCIDENZA RACCOLTA DIFFERENZIATA SU TOTALE RIFIUTI AL 2021

 

 

Fonte dei dati: Catasto Rifiuti-ISPRA

 

 

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Nella tabella sono riportati i dati in valore assoluto relativi ai Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) accolti nella Regione Puglia a partire dal mese di giugno 2017 con cadenza semestrale.

 

Per gli stessi intervalli di tempo vi è un raffronto con i MSNA accolti a livello nazionale. Il picco più elevato di MSNA accolti in Puglia si è registrato nel dicembre 2021 (960), mentre a livello nazionale, il picco è stato registrato nel dicembre 2022 con 20.089 MSNA accolti.

 

L’incidenza percentuale dei MSNA accolti in Puglia si attesta sempre sotto le due cifre percentuali, ad eccezione del primo semestre del 2021, nel quale la Regione aveva preso in carico l’11,6% dei MSNA rispetto al totale nazionale. 

 

Nel grafico invece, è riportata la distribuzione dei MSNA per genere, e le variazioni assolute registrate tra gli intervalli semestrali.

 

I valori assoluti, nazionali e regionali, vanno letti come dati cumulati: ad esempio, i MSNA di dicembre 2017, come riportato nella tabella, sono 909, ma non vuol dire che sono stati accolti 909 MSNA in più rispetto al periodo precedente, ma che ne sono stati accolti il 14,3% (+114) in più rispetto al semestre precedente.

 

Come si può verificare nel grafico, i MSNA sono prevalentemente di sesso maschile lungo tutto il periodo considerato.

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

Fonti primarie dei dati: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

 

 

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Sulla base dei dati disponibili di fonte Ispra (Catasto dei Rifiuti), al 2021 in Puglia sono stati prodotti 1.864.834,849 tonnellate di rifiuti urbani con un valore di 476,68 Kg di rifiuti per abitante.

 

Rispetto al 2018 si è registrata una contrazione dell’1,8%.

 

Al 2021, il valore più elevato di produzione pro-capite di rifiuti urbani spetta alle Isole Tremiti (1.407 kg per abitante) mentre quello più basso è da attribuire al Comune di Carlantino (271,2 kg per abitante).

 

Da un confronto con il 2018 emerge che solamente in 85 Comuni la produzione pro capite dei rifiuti ha subito una riduzione (si segnala il Comune di Pulsano con -313,9 Kg per abitante).

 

Al contrario incrementi di rifiuti urbani superiori ai 150 Kg per abitante si sono registrati nei Comuni di Rodi Garganico, Minervino di Lecce, Castro, Panni, Sant’Agata di Puglia e Isole Tremiti a cui è da attribuire il valore massimo di +522,6 Kg per abitante.

 

 

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- RIFIUTI TOTALI PER ABITANTE (Kg/ab.) - (2021)

- VARIAZIONE PRO-CAPITE RIFIUTI TOTALI (Kg/Ab) 2021-2018

 

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

Fonti primarie dei dati: CATASTO RIFIUTI

 

 

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Un indicatore che consente di evidenziare il ricambio tra popolazione attiva giovane e coloro che lasciano l’attività lavorativa (per il raggiungimento dell’età pensionabile) è rappresentato dall’indice di ricambio della popolazione.

 

Questo indicatore è elaborato quale rapporto percentuale tra coloro potenzialmente in uscita dal mondo del lavoro (60-64 anni) e quelli potenzialmente in entrata (15-19 anni).

 

Per un equilibrato processo di sviluppo, il flusso in entrata della popolazione attiva giovane dovrebbe essere superiore al flusso in uscita di quella in età prossima alla pensione; pertanto, l’indicatore “virtuoso” deve essere minore di 100.

 

Al 2022, in Puglia l’indice di ricambio si attesta a 133,4 con un incremento di 18,7 punti rispetto al 2017 (114,7 punti).

 

A livello comunale, valori al di sopra del 100 si riscontrano in 248 comuni, mentre il valore più basso si registra a Zapponeta (83).

Rispetto al 2017, solamente in 31 Comuni si rileva una contrazione dell’indice di ricambio, mentre incrementi al di sopra di 50 punti interessano 22 Comuni.

 

Il Comune di Panni fa registrare un incremento di 99,3 punti.

 

 

Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:

 

- INDICE DI RICAMBIO 2022

- INDICE DI RICAMBIO VAR PUNTI PERC 2017_2022

 

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

Fonti primarie dei dati: ISTAT

 

 

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PORTALE IPRES OPEN DATA

 

 

Utilizzando i dati ISTAT relativi a 9 indicatori socio-economici, abbiamo calcolato un indice di divario dato dal rapporto tra i valori medi della Puglia e il Centro Nord e quelli della Puglia con il Mezzogiorno.

 

Per quanto riguarda il primo confronto la Puglia supera i valori del Centro Nord per l’indicatore relativo alla diffusione comunale dei servizi per l’infanzia (+31 punti su 100).

 

Si osservano, invece, divari significativi per 5 indicatori: minore pil pro-capite (-46 punti su 100), maggiore quota di giovani 25 49 anni con bassa istruzione (+37 punti su 100) e minore quota di giovani con alta istruzione (- 19 punti), maggior tasso di emigrazione ospedaliera (-26 punti), minore tasso di occupazione giovanile 25-34 anni (-33 punti su 100).

 

Per gli altri 3 indicatori i valori sono sostanzialmente simili.

 

Per quanto riguarda il rapporto dei valori medi della Puglia con quelli del Mezzogiorno si osservano differenze significative per i seguenti 5 indicatori: maggiore diffusione comunale dei servizi per l’infanzia, maggiore estensione di reti ferroviarie elettrificate, maggiore diffusione della banda ultra-larga, maggiore efficienza delle reti idriche, minor tasso di emigrazione ospedaliera.

 

Gli altri 4 indicatori mostrano valori sostanzialmente simili. 

 

 

La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con un nuovo data set in formato aperto: è disponibile sul portale dedicato a questo link.

 

 

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