Martedì, 29 Gennaio 2019 10:31

Il lavoro nella provincia di Taranto nel 2016

ABSTRACT - Aumenta l'occupazione nella provincia di Taranto anche nel 2016 per il secondo anno consecutivo. Negli ultimi due anni l’occupazione provinciale ha recuperato circa 10.000 occupati, ma il valore attuale è ancora nettamente al di sotto di quello assunto nel 2008, all’inizio della grande crisi finanziaria, economica e occupazionale. Per raggiungere il livello del 2008 è necessario che l’occupazione cresca almeno del 2% all’anno per i prossimi tre anni. Si tratta di un ritmo di crescita non certo facile da mantenere per tre anni consecutivi. I programmi in atto nella Città di Taranto determinano un contesto potenzialmente favorevole e, al tempo stesso, sfidante per l’insieme degli attori del territorio.

ABSTRACT - Per la presente nota, nell’ambito dell’analisi delle performance in materia di rifiuti a livello regionale e provinciale, sono stati presi in considerazione gli indicatori statistici, di fonte ISTAT, utilizzati quale base informativa per la definizione delle politiche pubbliche a livello nazionale e regionale. La scelta di tale panel di indicatori, disponibili in termini di aggregati regionali e preferiti a quelli forniti dal servizio Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia, disponibili con dettaglio comunale, è motivata dalla necessità di fruire di dati validati dal punto di vista statistico e omogenei rispetto alle altre ripartizioni territoriali, con le quali il dato della Puglia viene confrontato. Tali indicatori sono stati integrati, ove possibile, con i dati desumibili dal Catasto Rifiuti ISPRA, che fornisce informazioni puntuali sulle quantità di rifiuti per ciascuna categoria merceologica e per impianto di trattamento.Al fine di mantenere la correlazione con gli strumenti di pianificazione, quando possibile, l’analisi degli indicatori ha seguìto gli obiettivi individuati nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRSU) approvato con DCR 8 ottobre 2013, n. 204 e attualmente in corso di revisione.

ABSTRACT - Il regolamento Ue n. 141/2013 impone di monitorare le abitudini dei cittadini europei in merito alla prevenzione dei tumori (esecuzione degli esami di mammografia,  pap-test e ricerca di sangue occulto nelle feci) e della sindrome influenzale (vaccinazione), nonché i fattori di rischio per la salute legati agli stili di vita individuali (tabagismo, peso corporeo, alimentazione, attività fisica). Un'indagine a livello europeo è stata dunque condotta, fra ottobre e dicembre 2015, in ciascuno Stato dell'Unione per ottemperare a questa esigenza e l'Istat ne ha recentemente rilasciato i dati riferiti all'Italia.In questa nota vengono presentati i principali risultati dell'indagine attraverso una comparazione a livello regionale della situazione della Puglia con quella delle altre regioni italiane, con la media nazionale e anche rispetto alla media europea.

 

Tag

Torna su