IPRES - Consiglio di Amministrazione - 09 settembre 2019
Sustainable Development Goals – SDGs PUGLIA 2019
Abstract
L’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) è stata approvata dalle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. La strategia contiene 17 ambiti tematici (Obiettivi di Sviluppo) articolati in 167 target da conseguire entro il 2030.La nuova Agenda 2030 rappresenta una sfida per le Istituzioni europee e nazionali, in quanto non solo richiede l’integrazione della Strategia Europa 2020 ai fini del conseguimento dei nuovi target, ma prefigura anche un rinnovato impegno da parte degli Stati membri, in considerazione del riparto delle competenze tra i due livelli istituzionali.A livello europeo, la Comunicazione della Commissione dal titolo “Il futuro sostenibile dell’Europa: prossime tappe – L’azione europea a favore della sostenibilità” ha stabilito: l’impegno alla definizione di una Strategia Europa 2030, da monitorare annualmente ai fini della redazione di una relazione periodica; la conferma delle politiche per la cooperazione allo sviluppo; la realizzazione di una piattaforma per lo scambio di best practices tra gli Stati membri e l’Unione.A livello italiano, le istituzioni nazionali e regionali hanno assunto un ruolo attivo nella definizione del percorso per il conseguimento dei target. Nello specifico, i provvedimenti più rilevanti, già attuati a tal fine, riguardano: l’inserimento degli indicatori di Benessere Equo e Sostenibile (BES) tra gli allegati al Documento di Economia e Finanza; la firma della “Carta di Bologna per l’ambiente”, che impegna le città metropolitane al perseguimento degli obiettivi di tutela ambientale in accordo con i Sustainable Development Goals.La nota fornisce una rappresentazione del contesto regionale pugliese, come risultante dall’analisi degli indicatori, unitamente ad un confronto con la ripartizione Mezzogiorno e con il valore medio nazionale.
Numero di brevetti e marchi depositati nelle province pugliesi. Anni 2016-2018
Scritto da Fondazione IpresAltro...
Sui minori stranieri non accompagnati (MSNA): Il contesto nazionale e quello della Puglia
Abstract
Nell’ambito delle politiche di accoglienza e integrazione degli immigrati, il Parlamento italiano è intervenuto più volte sulla disciplina delle tutele nei confronti dei minori stranieri non accompagnati. Nel 2017 è stata approvata una legge organica sui minori stranieri presenti in Italia, che ha modificato la normativa in materia con l’obiettivo di rafforzare le tutele nei confronti dei minori e garantire un’applicazione uniforme delle norme per l’accoglienza su tutto il territorio nazionale. Per sostenere le attività di accoglienza dei minori da parte dei comuni è stata riconosciuta a tutti i minori non accompagnati la possibilità di accedere ai servizi territoriali, finanziati con il Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo (Ex SPRAR oggi SIPROIMI). Il D.L. 113/2018, inoltre, ha disposto che, al compimento della maggiore età, i neo maggiorenni richiedenti asilo rimangano nel SIPROIMI fino alla definizione della domanda di protezione internazionale. La presente nota offre uno ‘spaccato’ della condizione dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), osservando il contesto nazionale e quello della Puglia.