ABSTRACT - Per la presente nota, nell’ambito dell’analisi delle performance in materia di rifiuti a livello regionale e provinciale, sono stati presi in considerazione gli indicatori statistici, di fonte ISTAT, utilizzati quale base informativa per la definizione delle politiche pubbliche a livello nazionale e regionale. La scelta di tale panel di indicatori, disponibili in termini di aggregati regionali e preferiti a quelli forniti dal servizio Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia, disponibili con dettaglio comunale, è motivata dalla necessità di fruire di dati validati dal punto di vista statistico e omogenei rispetto alle altre ripartizioni territoriali, con le quali il dato della Puglia viene confrontato. Tali indicatori sono stati integrati, ove possibile, con i dati desumibili dal Catasto Rifiuti ISPRA, che fornisce informazioni puntuali sulle quantità di rifiuti per ciascuna categoria merceologica e per impianto di trattamento.Al fine di mantenere la correlazione con gli strumenti di pianificazione, quando possibile, l’analisi degli indicatori ha seguìto gli obiettivi individuati nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani (PRGRSU) approvato con DCR 8 ottobre 2013, n. 204 e attualmente in corso di revisione.

ABSTRACT - Il regolamento Ue n. 141/2013 impone di monitorare le abitudini dei cittadini europei in merito alla prevenzione dei tumori (esecuzione degli esami di mammografia,  pap-test e ricerca di sangue occulto nelle feci) e della sindrome influenzale (vaccinazione), nonché i fattori di rischio per la salute legati agli stili di vita individuali (tabagismo, peso corporeo, alimentazione, attività fisica). Un'indagine a livello europeo è stata dunque condotta, fra ottobre e dicembre 2015, in ciascuno Stato dell'Unione per ottemperare a questa esigenza e l'Istat ne ha recentemente rilasciato i dati riferiti all'Italia.In questa nota vengono presentati i principali risultati dell'indagine attraverso una comparazione a livello regionale della situazione della Puglia con quella delle altre regioni italiane, con la media nazionale e anche rispetto alla media europea.

 

Martedì, 29 Gennaio 2019 10:24

Il lavoro in Puglia nel 2016

ABSTRACT - Il mercato del lavoro regionale è in fase di crescita ormai da due anni. Tuttavia, per raggiungere il livello dell’occupazione del 2008 è necessario mantenere il ritmo di crescita medio annuo degli ultimi due anni, per almeno quattro anni. Naturalmente, un ritmo di crescita superiore potrà ridurre il numero di anni stimati, ma le condizioni nazionali e internazionali pur favorevoli, sono ancora fragili. Un fattore importante, oltre a quello economico, è la dinamica demografica delle persone in età da lavoro, che va diminuendo nel corso degli anni, per diverse motivazioni.  

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