L’istruzione in Italia: il divario nord-sud e i sistemi universitari regionali

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ABSTRACT - Il sistema di istruzione e formazione italiano, pur se recentemente interessato da alcuni sensibili progressi, pare ancora condizionato da criticità piuttosto significative. Nel nostro Paese, infatti, il tasso di abbandono scolastico rimane nettamente superiore alla media dell’UE, il numero di giovani laureati è il più basso in Europa e la spesa pubblica per l'istruzione, in rapporto al PIL, è fra le più basse del Continente (4% nel 2015 a fronte di una media europea del 4,9%), in particolare per l'istruzione universitaria. Inoltre, si riscontrano notevolissime differenze regionali con riferimento a tutti questi indicatori, oltre che nell’ambito della valutazione delle competenze di base.Anche rispetto al sistema universitario italiano ed in particolare alle sue modalità di finanziamento, è stato osservato come, da un lato, la riduzione della dimensione del FFO (in Italia 7,34 miliardi per il 2016, a fronte di un corrispondente valore per la Germania di circa 26 miliardi), e, dall’altro, l’introduzione delle nuove regole per il suo riparto, abbiano sostanzialmente reso impossibile, alle Università collocate in una posizione di classifica non favorevole - ed in particolare a quelle del Mezzogiorno d’Italia - arrestare un processo di contrazione delle risorse finanziarie ed umane, e quindi, dell’offerta didattica e dell’immatricolazione di studenti.

 

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  • Anno: 2017
  • Tematismi open data: Istruzione, cultura e sport
  • Curatore: Garganese
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