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Popolazione con titolo non superiore al diploma della scuola media inferiore
Scritto da Fondazione IpresSulla base degli ultimi dati sul Censimento Permanente della popolazione pubblicato dall’Istat, nel 2021in Puglia la popolazione di 9 in poi in possesso di un titolo di studio non superiore al diploma di scuola media inferiore è pari a 1.986.894 (il 54,5% del totale della popolazione da 9 anni in su), di cui 955.943sono costituiti da maschi (il 54% del totale) e 1.030.951 da donne (il 54,8% del totale).
Rispetto al 2018 si è registrata una contrazione del -5,1% di questo gruppo di persone. Rapportando questo gruppo della popolazione al totale nella medesima classe di età, si evince che in 53 Comuni tale rapporto supera il 60%, Il valore più elevato è da attribuire a Zapponeta (68,8%), mentre il valore più basso pari a circa il 41% spetta a Lecce.
Sempre al 2021, la popolazione nella classe 50-64 anni con un titolo di studio non superiore al diploma di scuola media inferiore, è pari a 488.516 unità (il 24,6% del totale e il 55,4% del totale della popolazione nella medesima classe di età), di cui circa 252.000 donne (51,5%).
La contrazione di questa classe di popolazione rispetto al 2018 è stata lieve (-0,4%).
Il rapporto tra la popolazione della classe 50-64 anni con un titolo di studio non superiore al diploma di scuola media inferiore sul totale della popolazione totale della medesima classe di età, evidenzia valori percentuali superiori al 70% in 11 Comuni, valori al di sotto del 50% si registrano in 34 Comuni.
Si conferma Zapponeta, il comune con il valore in termini percentuali più alto 79,1% e Lecce quello con il valore più basso 33,7%.
La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.
Fonte dei dati: ISTAT - Censimento permanente della popolazione
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PNRR Aree Interne Infrastrutture sociali Progetti con concessione dell’anticipazione del 10% sull’importo ammesso
Scritto da Fondazione IpresSuccessivamente all’ammissione dei progetti da parte dei Comuni delle Aree Interne relativamente alla Missione 5 (PNRR) Linea di Intervento 1.1.1 “Potenziamento dei Servizi e delle Infrastrutture Sociali di Comunità”, il Direttore dell’Agenzia di Coesione Territoriale ha emanato tre decreti di finanziamento - nel periodo Maggio - Luglio 2023 -, a titolo di anticipazione pervenute dai Soggetti attuatori.
Le anticipazioni hanno riguardato 279 progetti su 803, a livello nazionale, per un importo complessivo di circa 182 milioni di euro. I progetti che hanno ricevuto le anticipazioni corrispondono al 34,7% del
totale dei progetti ammessi e al 36,4% degli importi ammessi a finanziamento.
Le istanze di liquidazione hanno riguardato i Comuni di quasi tutte le regioni d’Italia ad eccezione della Valle d’Aosta.
In termini di quota percentuale di importi di progetti ammessi per i quali è stata richiesta l’anticipazione, tra le prime tre regioni vi sono Friuli Venezia Giulia (82,1% del Totale), Lombardia (74,3) e Trentino Alto Adige (71,7%).Tra le regioni del Mezzogiorno spiccano il Lazio (46,8%), la Sicilia (44,3%) e la Puglia (42,4%).
In Puglia i progetti ammessi che hanno ottenuto un’anticipazione del 10% sono stati 22 con un importo pari a circa 2 milioni e 200 mila euro. Le istanze di liquidazione hanno riguardato 19 Comuni delle Aree Interne; tre progetti ricadano nel Comune di San Pancrazio Salentino e due nel Comune di Polignano a Mare per un importo par a circa 300 mila euro.
La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.
Fonte dei dati: Agenzia per la Coesione Territoriale
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PNRR – Progetti di infrastrutture sociali dei Comuni delle Aree Interne della Puglia
Scritto da Fondazione IpresLe aree interne sono composte da tre classi di Comuni: Intermedi, Periferici e Ultraperiferici e sono pari a 148 (57,6% del totale dei Comuni).
In base ai dati dell’Agenzia per la Coesione territoriale, i progetti ammessi a finanziamento in Puglia - nell’ambito dell’Avviso pubblico PNRR Missione 5 Linea di Intervento 1.1.1 “Potenziamento dei Servizi e delle Infrastrutture Sociali di Comunità” - sono stati 59 localizzati in 46 Comuni e 3 plurilocalizzati.
Le risorse concesse ammontano complessivamente a circa 51 milioni e 200 mila euro. I Comuni Intermedi assorbono complessivamente 27 milioni e 540 mila euro (pari a 54% del totale), mentre i Comuni periferici assorbono 17,3 milioni di euro 34% del totale) Il restante 12% (pari a 6 milioni di euro) appartiene ad altri Soggetti con capofila i Comuni di Bari, Foggia e Taranto.
La distribuzione territoriale dell’ammontare procapite degli importi concessi per i progetti ammessi a finanziamento evidenzia valori molto differenti tra i Comuni delle Aree Interne.
Ci sono 7 Comuni con valore procapite inferiore a 50 euro, di cui 3 nella provincia di Foggia, due nella provincia di Lecce e uno ciascuno nelle altre due province Bari e Taranto. Il valore procapite più basso lo si rileva nel Comune di San Nicandro Garganico (18 euro).
Ci sono 5 Comuni con un valore procapite superiore a 300, di cui 4 nella provincia di Foggia e uno nella provincia di Lecce.
Di questi evidenziano valori al di sopra dei € 700 procapite: Volturara Appula 767 e Chieuti 3.135 euro.
La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.
Fonte dei dati: Agenzia per la Coesione Territoriale
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Secondo gli ultimi dati disponibili di fonte ISPRA, in Puglia nel 2021 il suolo consumato ammonta a 158.695 ettari, con un incremento rispetto all’anno precedente di circa 500 ettari.
Con suolo consumato si intende la quantità complessiva di suolo con copertura artificiale esistente nell’anno considerato e si verifica quando una superficie originariamente naturale o semi-naturale viene ricoperta ad esempio da nuovi edifici, infrastrutture, strade, cantieri, etc
A livello comunale il suolo consumato al di sopra di 5.000 ettari si registra nei comuni di Taranto (5.337 ettari) e Bari (5.012).
Tuttavia, in termini di quota percentuale di suolo consumato sul totale della superficie comunale, i valori più elevati i registrano nei Comuni di Bari (41,9%) e Modugno (43,1%), mentre Taranto rileva una quota del 21,6%.
Al di sotto del 5% si collocano 58 comuni. Il valore più basso è da attribuire al comune di Serracapriola (1,9%).
Rispetto al 2006 si osserva un incremento di suolo consumato è di 13.752 ettari a livello regionale.
A livello comunale l’incremento più alto in assoluto si registra nel comune di Brindisi (+ 925 ettari) seguito subito dopo da Foggia (+613).
Incrementi al di sopra di 300 ettari interessano i comuni di Bari (+ 333 ettari), Lecce (+321 ettari) e Taranto (+309 ettari). In 53 comuni si registrano incrementi inferiori a 10 ettari, mentre non si verifica nessun incremento nei Comuni di Celle San Vito e Isole Tremiti.
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Fonte dei dati: ISPRA
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Secondo i dati forniti dall’ACI, in Puglia nel 2022 circolano 3.158.735 veicoli (34.131 veicoli in più rispetto al 2021 con una variazione positiva del +1,1%). Il 77,6% dei veicoli è costituito da autovetture, il 10,7% da motocicli, il 7,9% da autocarri per il trasporto di merci e il restante 4,0% da altro genere di veicoli. Il 51,7% del parco veicolare pugliese fa capo alle province di Bari e Lecce.
Per quanto concerne le autovetture distinte per tipo di alimentazione, quelle alimentate a gasolio e a benzina rappresentano circa il 90% del totale (rispettivamente 53,9% a gasolio e 35% a benzina). Le auto ibride costituiscono l’1,6% mentre quelle elettriche lo 0,1%. In Puglia al 2022, si registra un tasso di motorizzazione - numero di veicoli per 100 abitanti – pari a 80,5 (ovvero circa 8 veicoli ogni 10 abitanti).
Sette Comuni hanno un valore del tasso di motorizzazione superiore a 100 e sono nello specifico: San Michele Salentino (163,2), Volturino (120,6), Seclì (110,3), Collepasso (103,7), Taviano (102,4), Racale (102,4) e infine Alberona (100,8). In 92 Comuni il tasso di motorizzazione risulta inferiore al dato medio regionale. Si conferma ancora una volta Monte Sant’Angelo (60,9) il Comune con il valore del tasso di motorizzazione più basso.
La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.
Fonte dei dati: ACI
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In netto aumento la presenza dei turisti stranieri
Scritto da Fondazione IpresIn base ai dati dell’Osservatorio Regionale sul turismo, nel corso del 2022 gli arrivi in Puglia sono stati pari a 4.261.001 persone con 15.814.230 presenze. Rispetto all’ anno precedente si registrano 924.272 arrivi in più e circa 2 milioni di presenze in più.
La presenza straniera (27,2% del totale delle presenze turistiche nel 2022) è raddoppiata rispetto al 2021, (si contano 4 milioni e 300 mila stranieri, con una variazione in termini percentuali pari all’87%).
La presenza, invece, di turisti italiani ha avuto un leggera contrazione (-0,5%). Da un confronto con il 2019 emerge che gli arrivi e le presenze di italiani in Puglia sono inferiori rispettivamente del 3,2 e dello 0,6% a fronte di maggiori arrivi e presenze straniere.
La permanenza media totale riscontrata nel 2022 è stata di 3,7 giorni, quella straniera di 3,4, mentre quella italiana di 3,9.
Rispetto all’anno precedente si rileva una flessione dello 0,5 (-0,4 straniera e +1,5 italiana), mentre rispetto al periodo pre-pandemia (2019) la permanenza media fa registrare un incremento dello 0,1%.
Superano la soglia delle 500.000 presenze turistiche (italiane e straniere) ben 11 Comuni che risultano così suddivisi: 3 nella provincia di Lecce, 2 nella provincia di Bari, 2 in quella di Foggia e 4 nella provincia di Brindisi.
Complessivamente questi 11 Comuni assorbono il 54,5% delle presenze turistiche. Vieste si riconferma ancora una volta il Comune con il più alto numero di presenze (italiane e straniere) in assoluto, circa 2 milioni ed una variazione percentuale positiva del 1,5%.
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Fonte dei dati: Osservatorio regionale sul turismo
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In netto aumento la popolazione pugliese over 64 negli ultimi venti anni (2003_2023)
Scritto da Fondazione IpresIn base agli ultimi dati diffusi dall’Istat, la popolazione pugliese al 1° gennaio 2023 ammonta a 3 milioni e 900 mila unità, si contano 124.261 unità in meno rispetto al 2003 (4 milioni e 25 unità).
La contrazione della popolazione nel ventennio considerato è del -3,1%.
Suddividendo la popolazione in tre classi d’età (0-14; 15-64 e over 64) si riscontra che la popolazione subisce una diminuzione del -6,8% nella classe 0-14 anni e -8,0% nella classe d’età 15-64. Invece, una tendenza inversa si rileva per la classe d’età over 64 che risulta in continua crescita, registrando un incremento del 42% circa (pari a + 274.665 unità) nel ventennio.
Considerando la classe d’età 15-64 (popolazione attiva), a livello comunale, si rileva che nell’arco del periodo 2003-2023 la popolazione risulta aumentata solamente in 37 Comuni.
Incrementi superiori al 20% si sono registrati solamente in tre Comuni (Leporano, Stornara e Porto Cesareo).
A quest’ultimo è attribuibile il valore più alto (+31,1%).
Al contrario, la contrazione della popolazione caratterizza l’84,8% dei Comuni pugliesi. Riduzione significative - che superano il 30 % - si riscontrano nei Comuni di Sternatia, Carlantino, Celenza Valfortore, San Marco la Catola e Anzano di Puglia (dove si registra la contrazione più alta pari a -49,7%).
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Fonte dei dati: ISTAT
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Richieste di connessione alla rete per impianti da fonti rinnovabili
Scritto da Fondazione IpresIn base ai recenti dati di Terna (aggiornati al 31 marzo 2023), in Puglia le richieste di connessione alla rete per impianti da fonti rinnovabili (Solare, Eolico on-shore e off-shore) sono pari a 1.165 che in termini di potenza equivalgono a 83,31 GW.
Il 63,6% delle richieste riguardano la connessione all’impianto solare (equivalenti a 30,97 GW), il 32,9% si riferisce all’Eolico on-shore e il restante 3,5% all’Eolico off-shore.
Lo stato delle richieste risulta così suddiviso (in base al numero e alla potenza): contratti (12; 0,29 GW), accettate (543; 35,32 GW), da accettare (233; 29,45 GW), in valutazione (87; 4,71 GW), con nulla osta (290; 13,55 GW).
Il maggior numero di richieste ricade nella provincia Foggia con 691 (equivalenti a 36,71 GW), a seguire vi è la provincia di Brindisi con 174 richieste (equivalenti a 13,73 GW). Entrambe hanno raggiunto la quota del 74,2% delle richieste riferite alla connessione dell’impianto solare (il 75,5% in termini di GW).
In coda vi è la provincia di Taranto con 78 richieste e 5,96 GW di potenza.
Le richieste per impianti eolici off-shore ricadono nelle province di Lecce (8,24 GW), Brindisi (7,56 GW), Bat (5,96 GW), Bari (4,42 GW), Foggia (3,73 GW) e Taranto (1,62 GW).
A livello comunale, le richieste di connessione si riferiscono al solare e all’eolico on-shore. Superano il valore di 2 GW in termini di potenza dell’impianto (Solare ed Eolico on-shore) i seguenti Comuni: Lucera, Brindisi, Cerignola, Ascoli Satriano e Foggia (valore massimo di 4,12 GW). Il valore minimo pari a 0,01 GW di potenza dell’impianto è attribuibile ai Comuni di Torricella, Arnesano, Alessano, Melendugno, Carmiano, Villa Castelli e Bitritto.
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Fonte dei dati: TERNA
Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:
- CARTINA MAPPA DELLE RICHIESTE PER FONTE (GW) A LIVELLO PROVINCIALE
- CARTINA MAPPA DEI COMUNI (SOLARE ED EOLICO ON SHORE)
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Aumenta il reddito dichiarato per contribuente
Scritto da Fondazione IpresIn base ai recenti dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il reddito complessivo IRPEF 2022 (anno d’imposta 2021) dichiarato da 2.589.763 contribuenti pugliesi ammonta a circa 44,6 miliardi di euro (2,3 miliardi in più rispetto all’anno precedente, + 5,5%).
Il reddito IRPEF medio per contribuente ammonta a € 17.211.
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il 59,1% dei Comuni pugliesi ha un reddito per contribuente superiore a € 15.000 euro. Il Comune con il reddito per contribuente più elevato è Lecce (€ 23.403) seguito subito dopo da Bari (€ 22.861), mentre Roseto Valfortore presenta il valore più basso (€ 9.984).
Da un confronto con i redditi IRPEF del 2020 (anno d’imposta 2019), si osserva che il 98,8% dei Comuni pugliesi ha avuto un incremento del reddito per contribuente. Incrementi superiori a 10 punti percentuali si osservano in 4 comuni di seguito elencati: Salve, Martignano, Rignano Garganico e Patù - in quest’ultimo si registra l’incremento più alto (+12,9%).
La contrazione del reddito per contribuente si registra invece in tre Comuni della Capitanata - Faeto (-1,1%), Castelnuovo della Daunia (-3,4%) e Celle di San Vito (-3,6%).
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Fonte dei dati: MEF (MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE)
Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:
- CARTINA 1 – REDDITO IRPEF PER CONTRIBUENTE
- CARTINA 2 - VARIAZIONI PERCENTUALI REDDITI IRPEF PER CONTRIBUENTE 2022-2020
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Diminuiscono ancora gli sportelli bancari in Puglia nel 2022
Scritto da Fondazione IpresIn base ai recenti dati della Banca d’Italia di Bari - al 31 dicembre 2022 -si rileva in Puglia un numero di sportelli pari a 958,15 sportelli in meno rispetto all’anno precedente così distribuiti: 7 in provincia di Bari, 5 in provincia di Foggia e 3 in provincia di Taranto.
Il Comune con il maggior numero di sportelli è Bari, se ne contano 108.
Il secondo Comune è Taranto con 40 sportelli operativi, seguito a ruota da Lecce (39), Foggia (30), Andria (22) e infine Barletta (21).
Al di sotto di 20 sportelli vi è Brindisi (19). I Comuni che hanno un numero di sportelli compresi tra 3 e 16 sono 92, mentre con 1 solo sportello se ne annoverano 60.
I Comuni senza alcun sportello sono 58.
Da un confronto con l’anno 2019 emerge che 6 Comuni (Cellino San Marco, Cutrofiano, Fragagnano, Gallipoli, Squinzano e Vieste) guadagnano uno sportello.
Rimane invariato il numero di sportelli in 128 Comuni, mentre una perdita da 1 a 6 sportelli coinvolge 64 Comuni.
La riduzione più consistente è da attribuire a Bari (-17 sportelli).
La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.
Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:
- CARTINA NUMERO DI SPORTELLI AL 2022
- CARTINA VARIAZIONE ASSOLUTA NUMERO DI SPORTELLI 2022-2019
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Altro...
In aumento la raccolta differenziata in Puglia
Scritto da Fondazione IpresNel 2021 in Puglia sono state raccolte 1.066.312 tonnellate di rifiuti differenziati, circa 205 mila in più rispetto al 2018, con una variazione in termini percentuali del +24%.
Il dato medio regionale della raccolta differenziata procapite è di 273 Kg per abitante (+56 kg per abitante rispetto al 2018).
Da un confronto con il 2018 emerge che la raccolta differenziata per abitante aumenta in modo significativo, con valori superiori ai 500 kg per abitante, nei Comuni di Rodi Garganico (da 158 kg/ab nel 2018 a 672 kg/ab nel 2021) e Isole Tremiti (da 183 kg/ab a 888 kg/ab nel 2021).
Una diminuzione si rileva in soli 43 Comuni.
L’incidenza della raccolta differenziata sul totale dei rifiuti è del 56% a livello regionale.
In 155 Comuni l’incidenza della raccolta differenziata sulla produzione totale dei rifiuti ha superato il 60%, con una punta del 96% nel Comune di Casarano.
La banca dati della Fondazione è stata aggiornata con questo nuovo data set in formato aperto che è disponibile sul portale dedicato a questo link.
Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:
- CARTINA VARIAZIONE RACCOLTA DIFFERENZIATA 2021-2018
- CARTINA INCIDENZA RACCOLTA DIFFERENZIATA SU TOTALE RIFIUTI AL 2021
Fonte dei dati: Catasto Rifiuti-ISPRA
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Minori Stranieri non accompagnati accolti in Puglia da giugno 2017 a dicembre 2022
Scritto da Fondazione IpresNella tabella sono riportati i dati in valore assoluto relativi ai Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) accolti nella Regione Puglia a partire dal mese di giugno 2017 con cadenza semestrale.
Per gli stessi intervalli di tempo vi è un raffronto con i MSNA accolti a livello nazionale. Il picco più elevato di MSNA accolti in Puglia si è registrato nel dicembre 2021 (960), mentre a livello nazionale, il picco è stato registrato nel dicembre 2022 con 20.089 MSNA accolti.
L’incidenza percentuale dei MSNA accolti in Puglia si attesta sempre sotto le due cifre percentuali, ad eccezione del primo semestre del 2021, nel quale la Regione aveva preso in carico l’11,6% dei MSNA rispetto al totale nazionale.
Nel grafico invece, è riportata la distribuzione dei MSNA per genere, e le variazioni assolute registrate tra gli intervalli semestrali.
I valori assoluti, nazionali e regionali, vanno letti come dati cumulati: ad esempio, i MSNA di dicembre 2017, come riportato nella tabella, sono 909, ma non vuol dire che sono stati accolti 909 MSNA in più rispetto al periodo precedente, ma che ne sono stati accolti il 14,3% (+114) in più rispetto al semestre precedente.
Come si può verificare nel grafico, i MSNA sono prevalentemente di sesso maschile lungo tutto il periodo considerato.
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Fonti primarie dei dati: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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Produzione dei rifiuti: in Puglia calo dell'1,8%. Le mappe dei dati comunali
Scritto da Fondazione IpresSulla base dei dati disponibili di fonte Ispra (Catasto dei Rifiuti), al 2021 in Puglia sono stati prodotti 1.864.834,849 tonnellate di rifiuti urbani con un valore di 476,68 Kg di rifiuti per abitante.
Rispetto al 2018 si è registrata una contrazione dell’1,8%.
Al 2021, il valore più elevato di produzione pro-capite di rifiuti urbani spetta alle Isole Tremiti (1.407 kg per abitante) mentre quello più basso è da attribuire al Comune di Carlantino (271,2 kg per abitante).
Da un confronto con il 2018 emerge che solamente in 85 Comuni la produzione pro capite dei rifiuti ha subito una riduzione (si segnala il Comune di Pulsano con -313,9 Kg per abitante).
Al contrario incrementi di rifiuti urbani superiori ai 150 Kg per abitante si sono registrati nei Comuni di Rodi Garganico, Minervino di Lecce, Castro, Panni, Sant’Agata di Puglia e Isole Tremiti a cui è da attribuire il valore massimo di +522,6 Kg per abitante.
Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:
- RIFIUTI TOTALI PER ABITANTE (Kg/ab.) - (2021)
- VARIAZIONE PRO-CAPITE RIFIUTI TOTALI (Kg/Ab) 2021-2018
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Fonti primarie dei dati: CATASTO RIFIUTI
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I giovani in età da lavoro sempre meno compensano i lavoratori in età avanzata in uscita
Scritto da Fondazione IpresUn indicatore che consente di evidenziare il ricambio tra popolazione attiva giovane e coloro che lasciano l’attività lavorativa (per il raggiungimento dell’età pensionabile) è rappresentato dall’indice di ricambio della popolazione.
Questo indicatore è elaborato quale rapporto percentuale tra coloro potenzialmente in uscita dal mondo del lavoro (60-64 anni) e quelli potenzialmente in entrata (15-19 anni).
Per un equilibrato processo di sviluppo, il flusso in entrata della popolazione attiva giovane dovrebbe essere superiore al flusso in uscita di quella in età prossima alla pensione; pertanto, l’indicatore “virtuoso” deve essere minore di 100.
Al 2022, in Puglia l’indice di ricambio si attesta a 133,4 con un incremento di 18,7 punti rispetto al 2017 (114,7 punti).
A livello comunale, valori al di sopra del 100 si riscontrano in 248 comuni, mentre il valore più basso si registra a Zapponeta (83).
Rispetto al 2017, solamente in 31 Comuni si rileva una contrazione dell’indice di ricambio, mentre incrementi al di sopra di 50 punti interessano 22 Comuni.
Il Comune di Panni fa registrare un incremento di 99,3 punti.
Esplora i dati utilizzando anche l’infografica tableau:
- INDICE DI RICAMBIO VAR PUNTI PERC 2017_2022
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Fonti primarie dei dati: ISTAT
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